Ossobuco

ossobuco

La storia del piatto Ossobuco ha radici antiche e incerte. Tuttavia, si sa che questo piatto è originario della Lombardia, regione del nord Italia, e viene preparato tradizionalmente con il vitello.

L’ossobuco, in italiano “osso buco”, significa letteralmente “osso bucato”, ovvero l’osso del vitello tagliato trasversalmente, in modo da far vedere il midollo all’interno.

L’origine di questo piatto risale probabilmente al Medioevo, quando la carne era un alimento prezioso e non si buttava nulla. L’ossobuco, infatti, era considerato una parte di seconda scelta del vitello e veniva utilizzato soprattutto per preparare brodi e stufati.

Con il passare del tempo, però, l’ossobuco è diventato sempre più popolare e si è arricchito di nuovi ingredienti e preparazioni. Nel corso dei secoli, infatti, sono state create numerose varianti regionali del piatto, che si differenziano per l’utilizzo di spezie, verdure e vini locali.

La ricetta classica del piatto prevede la cottura dell’ossobuco in una pentola di terracotta, insieme a cipolle, carote, sedano, aglio e prezzemolo. Il tutto viene bagnato con un bicchiere di vino bianco, e poi lasciato cuocere a fuoco lento per almeno due ore.

Una volta cotto, l’ossobuco viene servito con una gremolata, ovvero una miscela di aglio, prezzemolo e scorza di limone tritati finemente, che conferisce al piatto un sapore fresco e aromatico.

Oggi l’ossobuco è uno dei piatti più amati della cucina italiana, e viene preparato non solo con il vitello, ma anche con il manzo, il maiale e addirittura con il cervo. La sua fama si è diffusa in tutto il mondo, e oggi si può gustare l’ossobuco in molti ristoranti italiani e non solo.

Ricetta ossobuco

Ecco gli ingredienti e la preparazione della ricetta dell’ossobuco alla milanese, per 4 persone:

Ingredienti:
– 4 fette di ossobuco di vitello
– 1 cipolla
– 2 carote
– 2 gambe di sedano
– 2 spicchi d’aglio
– 1 bicchiere di vino bianco secco
– 400 g di pomodori pelati
– 400 ml di brodo di carne
– 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
– farina q.b.
– olio d’oliva q.b.
– sale e pepe q.b.

Per la gremolata:
– 1 spicchio d’aglio
– 2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
– la scorza grattugiata di un limone non trattato

Preparazione:
1. In una casseruola, far dorare la cipolla, le carote e il sedano tagliati a pezzetti in olio d’oliva.
2. Infarinare leggermente le fette di ossobuco e adagiarle nella casseruola con le verdure. Farle rosolare da entrambi i lati a fuoco vivo.
3. Bagnare con il bicchiere di vino bianco e lasciare evaporare l’alcol.
4. Aggiungere i pomodori pelati, il concentrato di pomodoro e il brodo di carne. Regolare di sale e pepe e far cuocere a fuoco lento per circa 2 ore, mescolando di tanto in tanto.
5. Nel frattempo, preparare la gremolata: tritare finemente l’aglio, il prezzemolo e la scorza di limone e mescolare il tutto in un piatto.
6. Una volta che l’ossobuco è cotto, servirlo caldo con la gremolata sopra e accompagnato con polenta o risotto alla milanese.

Buon appetito!

Consigli e idee

Ci sono molte varianti della ricetta dell’ossobuco a seconda della regione e delle preferenze personali. Ad esempio, nella versione veneta si utilizzano spesso le cipolle al posto delle carote e si aggiunge la salvia per dare un sapore più intenso.

In Toscana invece si utilizza spesso il manzo al posto del vitello e si aggiungono erbe aromatiche come il rosmarino e il timo. Nella cucina piemontese si prepara l’ossobuco con il vino rosso e si aggiungono spesso funghi porcini.

In alcune varianti regionali si utilizzano anche ingredienti come olive, pancetta o peperoncino per dare un tocco di sapore in più. Inoltre, ci sono anche varianti della gremolata, che possono essere preparate con limone, arancia o mandarino, e possono contenere anche zenzero, peperoncino o prezzemolo. La bellezza dell’ossobuco è che può essere personalizzato a piacere, per soddisfare i gusti e le preferenze di ogni commensale.

Gli abbinamenti

L’ossobuco alla milanese è un piatto gustoso e sostanzioso, che si presta ad abbinamenti con diversi cibi e bevande. Ad esempio, è tradizionale servirlo con la polenta, che assorbe il sugo del piatto e lo rende ancora più saporito. In alternativa, si può servire con il risotto alla milanese, un altro grande classico della cucina lombarda.

Per quanto riguarda le bevande, l’ossobuco si abbina perfettamente con i vini rossi strutturati e corposi, come il Barolo, il Brunello di Montalcino o il Chianti Classico Riserva. Se si preferisce il bianco, si può optare per un vino fresco e aromatico, come il Vermentino o il Sauvignon Blanc.

Se si desidera un abbinamento più originale, si può servire l’ossobuco con una birra artigianale scura o ambrata, che bilancia la dolcezza della carne con l’amaro del luppolo e delle malti.

Per quanto riguarda gli antipasti, si possono servire crostini di pane con paté di fegatini o con una salsa di pomodoro e olive nere. Per un tocco di freschezza si possono preparare delle insalate miste con rucola, pomodorini e feta.

Inoltre, l’ossobuco si presta anche per essere abbinato come secondo piatto a un primo piatto leggero, come ad esempio un risotto al radicchio o alle zucchine.

In conclusione, l’ossobuco è un piatto molto versatile che si presta ad abbinamenti con molti altri cibi e bevande. La scelta dipende dal gusto personale e dalle preferenze di ogni commensale.